
16 Ago Eleganti si nasce o si diventa?
L’espressione “L’abito non fà il monaco” invita a diffidare delle apparenze, non di rado ingannevoli, nel giudicare una persona, evitando quindi di esprimere valutazioni precipitose e superficiali sul conto di qualcuno.
Il tema dell’eleganza è centrale anche per il Club Uomini Gentili in cui uomini e donne condividono questo valore nel modo di essere ed interpretare il proprio ruolo professionale ed umano nella società.
Ma cosa rappresenta il concetto di eleganza?
Un importante e prestigioso ufficio? Un’auto importante?
Un orologio, un gioiello o una borsa firmata? Un abito sartoriale?
Delle scarpe fatte su misura?
Eleganza vuol dire, prima di tutto, semplicità e naturalezza.
Essere eleganti significa riuscire ad interpretare se stessi in qualunque contesto sociale e relazionale mantenendo la nostra semplicità e spontaneità, senza essere precostruiti, riuscendo anche dimostrare di avere gusto, stile e classe.
Il gusto, lo stile e la classe potrebbero essere qualità già insite nella nostra personalità sin da bambini ma solo se alimentate nel tempo ci permettono di esaltare oggi la nostra Eleganza in modo assolutamente naturale e spontaneo.
L’eleganza rappresenta il risultato di un mix tra semplicità, ordine, spontaneità e distinzione nel sapersi rapportare agli altri.
Il tono di voce con cui ci si rivolge agli altri, il nostro sguardo, la nostra postura quando camminiamo o siamo seduti, il come ci si pone verso i nostri colleghi e collaboratori, il come si risponde alle critiche che ci vengono rivolte (se costruttive) sono i tratti somatici che ci permettono di delineare e misurare l’eleganza di una persona con cui interagiamo..
L’eleganza caratterizza quindi lo “stile” relazionale di una persona verso la società in cui vive…
Chi è elegante può anche permettersi di avere un pizzico di audacia…
michele maria tammaro
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