La Gentilezza come differenziale nei rapporti con le Banche e gli Investitori

La Gentilezza come differenziale nei rapporti con le Banche e gli Investitori

Nel rapporto tra impresa e stakeholder finanziari – banche, investitori, fondazioni – la gentilezza, intesa come comunicazione etica, trasparente e umana, è oggi un vero e proprio differenziale competitivo.

Gentilezza non è debolezza: è forza relazionale

In contesti economici incerti, le relazioni contano quanto i bilanci. Banche e investitori non cercano solo rendimenti, ma partner affidabili, coerenti e capaci di affrontare le difficoltà con lucidità. La gentilezza – fatta di ascolto, rispetto e chiarezza – è la base su cui costruire rapporti solidi e duraturi. Essere gentili non significa essere remissivi: significa scegliere la comunicazione empatica per affrontare insieme le sfide.

Trasparenza e comunicazione etica: le chiavi della fiducia

Una relazione finanziaria sana si costruisce con dati affidabili, ma anche con un linguaggio chiaro e una narrazione sincera. Presentare il proprio stato patrimoniale con onestà, ammettere criticità, illustrare le soluzioni in atto: sono tutti elementi che rafforzano la fiducia.

Nei momenti di crisi, infatti, gli stakeholder non premiano chi nasconde i problemi, ma chi li affronta con responsabilità e coerenza. La trasparenza crea credibilità, un asset intangibile ma fondamentale, che può fare la differenza tra ottenere o perdere un supporto finanziario.

Gentilezza come cultura aziendale e strategia finanziaria

In molte imprese, la cultura della gentilezza parte dalla leadership e si riflette in ogni reparto. Quando i team amministrativi e finanziari adottano uno stile comunicativo basato sulla cortesia, sull’ascolto e sulla puntualità delle informazioni, anche le banche e gli investitori lo percepiscono.

Non è un caso che molti istituti finanziari valutino oggi anche gli aspetti ESG (ambientali, sociali e di governance) nelle loro scelte. La gentilezza – e in generale la qualità delle relazioni – è parte integrante della governance etica.

Gentilezza nei momenti difficili: il vero banco di prova

Quando un’azienda attraversa una crisi, il modo in cui comunica fa la differenza. Parlare con chiarezza, senza cercare colpevoli, ma proponendo soluzioni. Rispondere con cortesia anche alle richieste più scomode. Mantenere le promesse fatte, o avvisare per tempo in caso di ritardi. Questi sono segnali che costruiscono reputazione finanziaria e facilitano il dialogo con gli stakeholder.

Nel lavoro del credit manager e del tesoriere, i numeri sono fondamentali.
Ma la fiducia si costruisce anche con le parole, i toni, gli atteggiamenti. Gentilezza e trasparenza sono strumenti strategici nella relazione con le banche e gli investitori: non accessori, ma essenziali. In un sistema sempre più attento alla sostenibilità, l’etica della comunicazione diventa una leva di valore, oggi più che mai.

Michele Maria Tammaro

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